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I pappagalli possono mangiare semi, semi germinati, frutta, verdura sia cotta che cruda, legumi, ma anche estrusi e integratori di vitamine e sali minerali – infatti in natura i pappagalli si nutrono anche di argilla!
In alcuni casi puoi offrire al tuo pappagallo un pastone di uovo sodo o delle gustosissime larve.
In generale, conviene chiedere direttamente al tuo allevatore di pappagalli quale sia l’alimentazione migliore e quali siano le porzioni. I parrocchetti dal collare e i cenerini non mangiano gli stessi cibi e nelle stesse quantità!
È sufficiente lasciare in un ambiente caldo una bacinella d’acqua calda, sufficientemente calda da accogliere il tuo pappagallo. In alternativa, mettilo in doccia, poi il pappagallo provvede da solo ad asciugarsi con il proprio becco. È importantissimo che tutto ciò avvenga in un ambiente sopra i 25 gradi, ed è ancora meglio se puoi lasciare il tuo volatile al sole.
Nel fondo della gabbia dei pappagalli si possono mettere delle lettiere con coccidiostatico, oppure tutolo di mais o altri prodotti, preferibilmente non polverosi.
È molto importante dividere il fondo gabbia dal resto della gabbia con una griglia, in modo che il pappagallo non entri in contatto con i propri escrementi. Inutile aggiungerlo: bisogna pulirla spesso!
Per tenere un pappagallo in casa è necessario avere a propria disposizione una gabbia delle dimensioni sufficienti a ospitare il pappagallo. In più, è possibile abituare il pappagallo a volare libero per casa. In qualche occasione il tuo pappagallo può anche volare in giardino, con o senza una pettorina.
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Il discorso sui pappagalli che si possono tenere in casa non riguarda tanto la razza. Infatti, tutti i pappagalli possono essere addomesticati. Quello che conta è il tipo di allevamento del pappagallo che andrai a metterti in casa: perché sia docile, affettuoso, ma soprattutto sano e felice in un ambiente domestico, devi scegliere un allevatore di pappagalli che pratica l’allevamento a mano.
» Scopri cos’è l’allevamento a mano!
I pappagalli hanno un fortissimo sistema immunitario. Quindi, un pappagallo allevato con criterio potrebbe anche non ammalarsi mai. In ogni caso bisogna fare attenzione alla perdita di peso o alla perdita di piume del tuo pappagallo, e bisogna verificare che mangi e dorma regolarmente. Se il pappagallo smette di mangiare o dorme tutto il giorno, allora potresti essere di fronte al principio di una malattia, come anche se cambia colorazione, limpidezza degli occhi o consistenza delle feci. Dato che le cure mediche per pappagalli sono molto costose, cerca di riconoscere il problema appena si manifesta e corri da un veterinario aviario!
Allevamento del Po vende solo pappagalli sani e dotati di un certificato medico specifico.
No, non esistono vaccini per i pappagalli.
Qualcuno chiacchiera, qualcun altro fischietta e urla, qualcun altro si arrampica o alza la cresta: i pappagalli felici manifestano il proprio benessere in molti modi diversi. Di sicuro è facile capire quando NON sono felici; i pappagalli nervosi iniziano a mostrare evidenti segni di rabbia e stress, come beccare gli umani, oppure arrivano all’auto-deplumazione, cioè si strappano con il becco le piume.
Se il tuo pappagallo si sta comportando come dovrebbero comportarsi gli altri della sua specie, allora è molto probabile che sia un pappagallo felice.
Segui i consigli del tuo allevatore di fiducia, per avere la sicurezza di non sbagliare!
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L’unica risposta corretta da dare è: “dipende”!
I pappagalli che parlano (un Cenerino, un Ara macao, un Ara Ararauna) costano in genere di più di quelli che non non parlano così tanto, come un qualsiasi Calopsite. Oppure, il pappagallo anziano e da voliera è molto più economico di quello domestico e giovane, dato che quest’ultimo è stato sottoposto al complesso percorso dell’allevamento a mano.
Poi c’è il discorso sulla taglia e quindi sulla specie: il costo di una coppia di inseparabili è molto inferiore a quello di un Cacatua bianco di grossa taglia, ma del resto anche la loro durata di vita è molto diversa. Allo stesso modo, giovane e vecchio.
La razza che vince la competizione è quella del pappagallo Cenerino. Tra i pappagalli che parlano meglio abbiamo anche l’Ecletto, i Cacatua, gli Ara, le Amazzoni e il Merlo Indiano. Altre specie di pappagalli che ripetono frasi umane, anche se non si può parlare di veri e propri discorsi, sono l’Alessandrino, il Parrocchetto del Senegal, il Caicco, il Conuro del Sole.
Il miglior pappagallo da compagnia non esiste. O meglio: si diventa pappagalli da compagnia non grazie alla razza, ma grazie a un allevamento specifico che si chiama allevamento a mano. Questa tecnica prevede di covare le uova e far crescere i pulli lontano dai genitori, in modo che non sviluppino imprinting con loro. Ciò consente al futuro giovane pappagallo di riuscire a coltivare una fedeltà totale e unica per il proprio essere umano di riferimento.
I pappagalli Cenerini sono dotati di una notevole intelligenza e capacità di risolvere percorsi ed enigmi. Addirittura alcuni ricercatori hanno paragonato il loro QI a quello di un bambino di 5 anni. Altre razze molto intelligenti sono gli Ara e i Cacatua, ma in generale tutti i pappagalli sono dotati di grandissima intelligenza. Ricordiamo però che l’intelligenza consiste non solo nell’abilità di parola e nelle capacità logiche e pratiche, ma anche nell’intelligenza emotiva – caratteristica di cui tutti i pappagalli sono ben dotati. A volte, anche troppo!
Prima di capire quali sono i pappagalli più affettuosi bisogna riconoscere i segnali delleloro manifestazioni di affetto. Non tutti in effetti amano gli abbracci e le carezze, come i Cacatua. Queste sono infatti coccole più “da primate”, quale l’essere umano è. Altri pappagalli preferiscono una grattatina sulla testa e piuttosto amano l’attenzione verbale e il gioco, come l’Ecletto o il Cenerino.
Si dice “pappagallo” a seguito della fusione tra la parola “gallo” e il termine greco bizantino papagas, a sua volte proveniente dall’arabo babagha.
Tra i pappagalli più docili e remissivi, quindi adatti per stare con i bambini, abbiamo senza ombra di dubbio i Cacatua e gli Ara. In realtà però va ricordato che tutti i pappagalli allevati con l’allevamento a mano tenderanno a sviluppare una fedeltà e obbedienza maggiore verso gli esseri umani, e saranno quindi perfetti per anziani e bambini.
Il sessaggio del pappagallo, ovvero il modo per capire se è maschio o femmina, può avvenire in diversi modi. In alcuni casi è presente un dimorfismo sessuale: il merlo indiano maschio è nero, la femmina è marrone scuro. Se non c’è dimorfismo sessuale bisogna osservare le loro abitudini, ad esempio valutare i rituali di corteggiamento o vedere chi depone le uova. Se non è possibile nessuna di queste osservazioni, bisogna affidarsi all’esame del DNA.
Il pappagallo più grande è senza ombra di dubbio l’Ara Giacinto o “Ara blu”. Esistono esemplari che arrivano a pesare anche 2 kg, per una lunghezza totale di un metro e mezzo e un’apertura alare identica.
Con il suo colore ceruleo assomiglia al pappagallo del film Rio, ma non è la stessa specie: nel film è rappresentata l’Ara di Spix, un esemplare purtroppo prossimo all’estinzione.
Il pappagallo più longevo ad oggi registrato nel Guinness dei Primati è “Cookie”, un Cacatua di Leadbeater morto a 83 anni al Brookfield Zoo, negli Stati Uniti. Se scegliamo una razza longeva, come Ara o Cacatua, e se c’è un buon allevatore di base e un buon padrone che se ne prenda cura, un pappagallo arriva con facilità a 70-80 anni.
Pappagalli da compagnia e non solo
Pappagalli da compagnia e non solo